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Italia a confronto: al Sud i lavoratori sono più felici

Dai risultati della ricerca sullo stato di felicità e benessere dei lavoratori italiani, il Nord-Ovest meglio del Nord-Est

È il Sud l’area geografica italiana dove si trovano i lavoratori più felici e soddisfatti del proprio impiego nonostante provino un leggero senso di isolamento. Di contraltare, chi vive e lavora nel Nord-Est risulta essere più in sofferenza. E’ quanto emerso dall’analisi dei dati di una ricerca condotta dall’Associazione Ricerca Felicità sullo stato di felicità e benessere dei lavoratori italiani che ha intervistato 1314 individui rappresentativi della popolazione italiana attiva.
La survey ha coinvolto lavoratori dipendenti (72,3%) e liberi professionisti (27,7%), nello specifico 759 uomini e 555 donne, appartenenti a diverse generazioni (Baby Boomers - Generazione X - Millennials - Generazione Z) e dislocati sul territorio nazionale (Nord-Ovest - Nord-Est - Centro - Sud), con l’obiettivo di ottenere una panoramica sullo stato di felicità e soddisfazione lavorativa della popolazione italiana attiva. La survey fornisce il primo sistema di misurazione oggettivo in Italia sul benessere e la felicità.

Lavoratori felici e ingaggiati?
Alla domanda Quando mi sveglio per andare a lavorare mi sento felice? la survey rivela una forte positività tra i lavoratori impiegati al Sud - una concentrazione di risposte con punteggio tra 4 e 6 su una scala da 1 a 6, dove 1 corrisponde a “per niente d’accordo” e 6 a “totalmente d’accordo”- ma una forte negatività tra i lavoratori del Nord-Est, dove la maggior parte delle persone ha risposto con una concentrazione di risposte da 1 a 3.
Il Sud risponde positivamente anche alle domande Quando lavoro mi appassiono tanto da dimenticare tutto il resto? con il 67.7% della popolazione ponderata, Sento un forte senso di appartenenza alla mia organizzazione? con il 68.7% e I miei meriti vengono riconosciuti? con il 58.2%.
Il Nord-Est risponde invece rispettivamente con il 57.0%, 55.5% e 41.0%: tutti valori significativamente più bassi.
“Quest’analisi ha posto nuovi interrogativi perché ha messo in evidenza come la presunta correlazione tra felicità e produttività non sia stabile nelle regioni italiane del Nord-Est. Oggettivamente parlando si nota come in regioni con un alto tasso di produttività, i lavoratori non si sentono pienamente appagati dal proprio lavoro.” commenta Elga Corricelli, founder insieme a Sandro Formica dell’Associazione Ricerca Felicità.

Nord-Est vs Nord-Ovest

La ricerca ha messo in evidenza che esistono differenze importanti anche tra i due estremi settentrionali della Penisola, dove il Nord-Est - formato da Triveneto e l’Emilia-Romagna - sembra segnalare un maggior senso di isolamento (34.4%), meno felicità (65.6%) e una maggior sensazione di essere tagliati fuori rispetto (34.4%) al Nord-Ovest - formato da Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia relativamente con il 20.4%, 79.4% e 19.7%.
Complessivamente, dunque, il Nord-Ovest presenta una popolazione attiva che si ritiene felice e per nulla isolata dagli altri, ma non molto gratificata del proprio impiego e delle opportunità che offre, fatta eccezione per il senso di appartenenza all’organizzazione, che invece è ben sentito dai lavoratori (62.6%).

Centro Italia: malcontento verso le opportunità professionali

Spostandosi al centro Italia si denota un benessere stabile e una forte coesione sociale, sebbene, anche in questo caso, emerga l’insoddisfazione riguardo l’attività lavorativa. Questo malcontento aumenta volgendo lo sguardo verso le opportunità professionali.