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Federmeccanica, luci e ombre del welfare aziendale

Fenomeno in crescita, ma pesano la scarsa conoscenza della normativa e la fruibilità dei servizi

Ormai è un dato di fatto: il welfare aziendale è un fenomeno radicato nel tessuto produttivo del nostro Paese. La conferma (l’ennesima) arriva dalla quarta rilevazione del MOL – Monitor sul lavoro, analisi realizzata da Community Media Research per Federmeccanica.
I numeri della ricerca non sembrano lasciare spazio a dubbi: oltre la metà delle impresse (54,2%) ha previsto almeno un’iniziativa di welfare aziendale dedicata ai dipendenti. Il sostegno alla previdenza integrativa raccoglie il maggior numero di adesioni (43,2%), seguito da formazione professionale (42,1%), assicurazioni per dipendenti e familiari (36,6%) e buoni spesa (24,4%). La crescita è insomma evidente. E pare quasi slegata dai piani di agevolazione fiscale introdotti con le ultime leggi di Stabilità: se nel 42,7% dei casi le misure sono state inserite in azienda nell’ultimo quadriennio, nel resto delle imprese la soluzione affonda le proprie radici ancor più indietro nel tempo.
La ricerca sembra dunque andare in un’unica direzione. Eppure non mancano i punti critici. A cominciare dalla conoscenza della normativa: solo il 47,1% dei lavoratori è consapevole del regime di agevolazione fiscale introdotto per le prestazioni di welfare aziendale. Pesa poi la fruibilità dei servizi oggetti: una quota non trascurabile di lavoratori, compresa fra il 25% e il 40%, ha sottolineato difficoltà nell’usufruire dei benefit aziendali.