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Lombardia: dati positivi dalla ripartenza

Secondo Assolombarda gli indicatori di settembre segnalano un aumento della produzione in linea con i mesi precedenti la pandemia. Per il 2021 si attende un rimbalzo che equivarrebbe a un recupero quasi totale delle perdite 2020

Incertezza è la parola chiave di questa fine 2020, in cui la pandemia si è ripresentata a ostacolare una ripresa della produzione manifatturiera migliore del previsto, almeno in Lombardia, cuore della produzione industriale italiana.
Lo spiraglio emerge dai dati riportati nel nuovo booklet di Assolombarda, pubblicato sul web magazine Genio & Impresa (genioeimpresa.it), secondo il quale l’Istat ha certificato un ritorno della produzione industriale italiana sui livelli di attività precedenti alla pandemia, con un +0,4% rispetto a gennaio 2020, ripresa che appare più rapida rispetto ai paesi europei che competono con il Made in Italy.
Nel complesso, la previsione per la fine del 2020 è di un Pil lombardo a -10,2%, più grave del -9,6% della media nazionale; il 2021 invece registrerà un rimbalzo di +6,9% rispetto al +6,2% del totale nazionale, per raggiungere una perdita cumulata del Pil a fine anno pari a -4% (allineata a quella italiana). A trainare la ripresa in particolare le province manifatturiere di Lodi (previsto -1,4% a fine 2021 rispetto al 2019), Monza e Brianza (-2,4%) e Pavia (-3,6%), mentre Milano (-5,1%) subirà la ripresa più lenta dei servizi.
Crescono anche gli annunci di lavoro
Tra gli indicatori utilizzati per monitorare l’andamento dell’attività produttiva ci sono i consumi elettrici (a settembre -3,6% rispetto allo stesso mese 2019), e il traffico dei veicoli pesanti sulle tangenziali milanesi, inferiori solo del -2% nella prima metà di ottobre.
Molto al di sotto del periodo pre-Covid invece altri indicatori quali gli ingressi in area B a Milano (-28% a settembre), il traffico dei veicoli leggeri sulle tangenziali (-14% nelle prime due settimane di ottobre) e la mobilità delle persone per motivi di lavoro (-22% in Lombardia al 15 ottobre), che risentono però dell’ampio ricorso alle attività a distanza anche per gli incontri d’affari.
Un ulteriore dato positivo riguarda il mercato del lavoro: secondo Burning Glass-Crisp, tra luglio e settembre 2020 in Lombardia gli annunci di lavoro pubblicati sul web sono stati inferiori rispetto al 2019 solo del 4%, dopo il -34% registrato nel secondo trimestre della pandemia e il -14% dei primi tre mesi del 2020. A incidere in particolare la crescita del 70% degli annunci di lavoro in sanità e assistenza sociale.