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Triplicato il numero di milionari nel mondo

Lo sostiene l’ultimo report Global Wealth 2020 di Bcg. In Italia, nona al mondo per ricchezza finanziaria, i paperoni (con un patrimonio ultramilionario) sono 400mila

Negli ultimi vent'anni la ricchezza finanziaria globale è triplicata di valore, passando da 80 mila miliardi di dollari nel 1999 a 226 mila miliardi di dollari a fine del 2019. Solo lo scorso anno si è registrata una crescita del 9,6% nei patrimoni personali, la più forte nell’ultimo decennio. È quanto emerge dalla ventesima edizione del report “Global Wealth 2020: The Future of Wealth Management—A ceo Agenda”, realizzato da Boston Consulting Group (Bcg), dove viene fatto il punto sullo stato dell’arte dell’industria globale del wealth management e dove si tracciano le prospettive per i prossimi venti anni.
Il numero di milionari a livello globale è quasi triplicato negli ultimi 20 anni, da 8,9 milioni nel 1999 a oltre 24 milioni a fine 2019. Stando alle evidenze di Bcg, il 41,1% del patrimonio finanziario nel 2019 è detenuto dai milionari, ma una larga parte della ricchezza appartiene ai clienti cosiddetti affluent e lower private, gli individui con una ricchezza che arriva al milione, destinato a crescere con tassi di oltre il 2% ogni anno.
Nell’ultimo decennio, dal 2009 al 2019 (gli anni successivi alla crisi Lehmann Brothers) la ricchezza privata globale è cresciuta con un tasso annuo di crescita composto (Cagr) del +6,2% passando da 125 mila a 226 mila miliardi di dollari, molto di più rispetto al tasso di crescita annua composta sperimentato nei dieci anni precedenti (Cagr del +4,5% fra il 1999 e il 2009). I milionari, spiega il report di Bcg, detengono attualmente più del 50% della ricchezza finanziaria totale a livello globale. È il Nord America l’area che continua a ospitare il maggior numero di milionari (16,4 milioni), più della metà dei quali (10,3 milioni) sono diventati milionari durante il 21° secolo. Il Nord America ospita anche la più grande concentrazione di individui Hnwi (High Net-Worth Individual), segmento che rappresenta il 59% della ricchezza del Nord America (59 trilioni). Ma una forte accelerazione alla crescita dei milionari a livello globale è arrivata dall’Asia (+10,8% lo scorso decennio fino a 42,1 mila miliardi nel 2019) che va imponendosi come terzo mercato per i wealth manager insidiando sempre più da vicino la posizione dell’Europa occidentale, che a fine 2019 conta 46,8 mila miliardi di ricchezza.
In questo contesto, l’Italia si conferma nona nazione al mondo per ricchezza finanziaria, con 5,3 mila miliardi di dollari, un Paese dove il risparmio continua a essere un asset strategico. L’analisi Bcg stima inoltre 400 mila italiani milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, l’1% della popolazione adulta. Gli italiani che detengono un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari di ricchezza finanziaria invece sono 1.700.

Cosa succede con il Covid
Tuttavia la pandemia di Covid-19, secondo lo studio, potrebbe far sentire i suoi effetti anche sulla ricchezza privata mondiale, che si contrarrà, stima Bcg, dai 6 ai 16mila miliardi di dollari nel 2020 e 2021, a seconda dell’entità e della durata della recessione economica. Dal 2022 in poi, però, tornerà a superare i livelli di oggi e arriverà a toccare nel 2024 livelli compresi fra i 240-280mila miliardi.
Più nel dettaglio, per il futuro, nei Paesi industrializzati, Bcg ha analizzato tre possibili scenari: un rapido ritorno ai livelli pre-crisi”, “una lenta ripresa” e “una perdita strutturale dell’economia”, insieme alle possibili conseguenze sul Pil, la performance dei mercati capitali e l’inflazione. In base a queste tre diverse ipotesi, l’indagine stima per il 2024 una crescita dei livelli di ricchezza globale che varia dall'1,4% nel peggiore dei casi (raggiungendo 243 mila miliardi di dollari) al 4,5% (282 mila miliardi) nello scenario migliore.