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Il 2020 sarà l’anno delle auto volanti

Progetto di Uber presentato al Web Summit di Lisbona. Velivoli a decollo e atterraggio verticale per condividere spostamenti in città

La sharing economy arriva in cielo. Uber sta progettando una rete di piccoli velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale, che ospitano fino a quattro persone. Lo ha annunciato Jeff Holden, chief product officer di Uber, al Web Summit di Lisbona. I primi voli dimostrativi saranno nel 2020, con l’atteso test nei cieli di Los Angeles. Città fortemente simbolica essendo la capitale mondiale del cinema, che da decenni ormai ha già realizzato il sogno delle macchine voltanti. La città californiana inoltre è afflitta dal traffico cittadino, a tal punto che in tanti avevano auspicato la sconfitta nella gara alle Olimpiadi contro Parigi, terminata invece con un accordo tra Stati Uniti e Francia: 2024 Parigi, 2028 Los Angeles. L’obiettivo di Uber è condividere spostamenti aerei in aree urbane densamente abitate, a prezzi competitivi. Il servizio si chiamerà UberAir e fa parte del progetto di aviazione della società Elevate che vede tra i partner la Nasa.

I velivoli saranno in un primo momento guidati da piloti, ma l’obiettivo è renderli droni a guida autonoma. Avranno una velocità massima di 320 chilometri all’ora e saranno in grado di trasportare passeggeri dall’aeroporto di Los Angeles al centro in 27 minuti contro l’ora e venti necessaria usando un taxi tradizionale.