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Richieste di protezione in Italia, +44% nel 2017

Gli sbarchi in Italia crescono del 18%. Il 90% dei migranti è arrivato dalla Libia. Si rafforza la rete di accoglienza dei Comuni italiani

Africano, maschio e under 34. Il profilo del migrante che chiede protezione internazionale in Italia è stato tracciato dal "Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017" presentato da Anci, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Sprar in collaborazione con l’Unhcr. 

Nel 2016 sono 123.600 le domande di protezione internazionale presentate in Italia. Un livello record che segna un incremento del 47% rispetto al 2015, destinato a crescere ulteriormente nel 2017, visto che nei primi sei mesi ci sono già state 77.449 domande, +44% rispetto allo stesso periodo del 2016. I primi cinque Paesi di origine sono nell’ordine Nigeria (27.289), Pakistan (13.510), Gambia (9.040), Senegal (7.723) e Costa d’Avorio (7.419). Le domande di protezione internazionale esaminate dalle commissioni territoriali in Italia nel 2016 sono state oltre 91 mila con un esito positivo nel 40,2% mentre i dinieghi sono stati il 56,2%. Nel primo semestre del 2017 le domande complessivamente esaminate ammontano a 41.379; il 43% ha avuto un esito positivo (status di rifugiato: 9%; protezione sussidiaria: 9,8%; permesso per motivi umanitari: 24,5%). Per il 51,7% l’esame si è concluso con un diniego.

Crescono gli sbarchi e i rimpatri

Nel 2016 il numero di migranti sbarcati sulle coste italiane ha raggiunto la quota di 181.436, il 18% in più rispetto all’anno precedente. Dalla Libia è arrivata la stragrande maggioranza dei migranti (162 mila) in gran parte sbarcate in Sicilia (123 persone). Nei primi sei mesi del 2017 il numero di sbarchi segna quota 83.752, il 19,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. La Nigeria si conferma, come nel 2016, il primo Paese di origine dei migranti sbarcati con oltre 14 mila persone, seguita da Bangladesh (8.241) e Guinea (7.759). A fronte di poco più di 41 mila migranti rintracciati in posizione irregolare, nel 2016 i rimpatri complessivamente adottati sono stati oltre 5.800, con un incremento di 300 persone sull’anno precedente.

Italia più accogliente

Cresce la rete dei Comuni che ospitano migranti. Dei 205 mila migranti presenti nelle strutture di accoglienza al luglio 2017, 158.607 sono ospitati dai Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e 31.313 dagli Sprar. Se in termini assoluti le Regioni più coinvolte nell’accoglienza sono Lombardia (13,2%) e Campania (9,3%), la Toscana e l’Emilia-Romagna rispondono più pienamente al principio dell’accoglienza diffusa sostenuto dall’Anci e perseguito grazie agli accordi con il Viminale: in Toscana l’83% dei Comuni accoglie richiedenti asilo, in Emilia-Romagna il 78,1%. A livello nazionale, l’accoglienza diffusa dello Sprar è presente inoltre nel 51,4% dei Comuni con meno di 5 mila abitanti. Altro apporto considerevole è quello della rete diocesana, che da sola accoglie 23.365 persone su tutto il territorio nazionale. Restano le criticità sul fronte dei minori non accompagnati. Al 25 ottobre 2017 sono arrivati 14.579 minori (in tutto il 2016 erano stati 25.846), di cui il 93,2% risulta non accompagnato. Ad accoglierli ci sono 2.039 strutture, ma resta ancora troppo lunga la permanenza nei centri di prima accoglienza.